Verissimo: ogni volta che mi capita di leggere di famiglie ebree (per esempio in “Una storia di amore e di tenebra”, meravigliosa autobiografia familiare di Amos Oz) invidio quel gusto maniacale per la dissertazione dialettica su ogni minimo tema quotidiano. A volte penso che noi “gentili” – per usare il termine con cui ci chiamano gli ebrei – perdiamo molte piccole verità perché non “spremiamo anche i noccioli d’oliva”, come invece fanno loro…
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